Proponiamo - in forma integrale - l’articolo di Assunta Graziosi, Segretaria della CDAL dell’Arcidiocesi di L’Aquila, pubblicato su Avvenire domenica 22 novembre 2009 e riguardante il Convegno svoltosi a Chieti l'8 novembre scorso.
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Definita da Mons. Valentinetti, all’inizio del suo intervento, come “piccola perla preziosa che si incastona nel percorso delle nostre comunità” la Consulta Regionale delle Aggregazioni Laicali ha chiamato a raccolta la Chiesa d’Abruzzo e Molise, nell’Auditorium della Parrocchia dei Dodici Apostoli a Chieti Scalo, nel pomeriggio della scorsa domenica 8 novembre, per approfondire, riflettere e far maturare segni di impegno concreto su tematiche, di grande interesse e grandissima attualità, verso le quali clero e laici si incontrano, si scontrano e si confrontano nel vissuto quotidiano.
Lo ha fatto perseguendo l’intento di far conoscere, con maggiore capillarità, i contenuti, ma anche il percorso della loro formazione, dei messaggi che la Conferenza Episcopale Abruzzese e Molisana ha lanciato attraverso il documento del 25 luglio 2008 “Una nuova sobrietà per abitare la terra” e attraverso quello, ancora più recente, del 25 febbraio 2009, “Al servizio del bene comune” dei quali è possibile la visione accedendo al sito www.diocesilaquila.it.
Lo ha fatto rapportando ambedue al tema scelto per l’evento:“Il bene comune per un’etica della politica e dell’ambiente”, rappresentativo di una sintesi efficace, e raccogliendo intorno ad esso la disponibilità di alcuni dei Vescovi della Conferenza Episcopale che si sono prestati a tradurre in realtà gli auspici della Assemblea delle Aggregazioni che aderiscono alla Consulta Regionale .
E proprio per questo Alessandra Bizzarri Segretaria della Consulta, nel rendere in poche iniziali battute la fisionomia dell’Organismo che rappresenta, ha ringraziato i tre Pastori intervenuti: Mons. Seccia Vescovo di Teramo-Atri, Mons. Valentinetti Arcivescovo di Pescara-Penne e Mons. Bregantini Arcivescovo di Campobasso-Bojano i quali, ognuno per il proprio aspetto di trattazione, hanno offerto, lontani da ogni atteggiamento di tipo cattedratico, in un clima di vivace familiare interazione, espressa da un palpabile interesse della davvero folta assemblea, anche più volte manifestata con applausi di consenso rispetto ad affermazioni di un certo peso, una carrellata di sostanziosi spunti che hanno reso particolarmente fecondo il Convegno così come Mons. Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto, quale padrone di casa, aveva augurato a conclusione delle parole rivolte nell’accoglienza dei convegnisti.
Fecondità che si è dimostrata soprattutto nel far recepire, con la giusta dose di allarmismo ma anche con prospettive positive, indicatori di tipo essenzialmente pratico e concreto per l’impostazione di uno stile di vita rivolto alla sobrietà, anche nell’uso e non abuso dei beni comuni, al rispetto dell’altro, aperto alla condivisione e imperniato sul discernimento e l’attenzione, in una cultura di legalità quale mezzo per arrivare alla giustizia.
Fecondità che si è ancor di più evidenziata nella dialettica del dibattito finale costituito da un notevole numero di interventi, rispetto ai quali Mons. Angelo Spina Vescovo di Sulmona-Valva, moderatore sapiente del Convegno, stante la sua funzione di Vescovo che accompagna il cammino della Consulta Regionale, ha dovuto dare lo stop per non sforare di troppo i tempi stabiliti.
A rendere una nota negativa, che tuttavia non ha certo pesato sulla comunione ecclesiale che ha animato l’intero pomeriggio, è stata la quasi completa diserzione della prima fila, quella riservata alle autorità, quasi a sottolineare ancora di più le difficoltà emerse e analizzate riguardo all’impegno politico e alla sua etica, per le quali però i Vescovi hanno dato una loro direttrice anche intravvedendo nei Consigli Pastorali Parrocchiali e Diocesani una palestra formativa per educare alla dialettica e al confronto da sperimentare poi in livelli diversi dell’ambito civile.
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