Il Movimento Politico per l'unità (Movimento dei Focolari) di Abruzzo e Molise ci ha inviato un aggiornamento sul Convegno svoltosi il 19 novembre scorso presso la Sala Convegni dell’Aeroporto di Pescara con Luigino Bruni, Professore di Economia politica dell’Università Milano–Bicocca, dal titolo “La crisi economica e la Politica” appello ad una nuova responsabilità.
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Attraverso uno sguardo sulla visione della comunità nel mondo antico e nel mondo moderno si è giunti a comprendere come nella storia umana si è sempre tentato di rompere quel legame tra ferita e benedizione che nasce inevitabilmente nei rapporti interpersonali, nel tentativo di cercare la benedizione senza ferita ponendo delle soluzioni che rendessero meno dolorosi i rapporti umani. Mentre queste soluzioni nel mondo antico erano ravvisabili nelle diverse forme di assoluto che teneva legati gli uomini tra loro, con la modernità tale posto di mediazione verrà occupato dallo stato e dal mercato che emanciperà i soggetti da ogni forma di dipendenza dagli altri anche tramite i contratti.
Quest’ultima soluzione ha reso sottili i legami di fraternità, favorendo la creazione di sistemi impersonali (grandi banche, centri commerciali) in cui non è facile trovare responsabili che rispondono alle domande, tantomeno instaurare rapporti personali, il ché ha dissipato quell’ “agire per gratuità” che si traduceva nel rispetto del valore intrinseco della vita e della natura.
Nel dibattito successivamente emerso Luigino Bruni suggeriva che si può davvero parlare di fraternità, gratuità, reciprocità nei mercati nella sfera pubblica e politica, se ammettiamo di essere vulnerabili, che non siamo perfetti, che abbiamo bisogno di incontrare l’altro nella comunità e fare di questa fragilità un paradigma, non per subirlo ma per gestirlo coscienti che ci accompagnerà sempre.
Sarà necessario un sistema in cui vanno sicuramente puniti i “furbi” ma anche premiate le persone virtuose in modo da incentivare i comportamenti positivi; in cui la mancanza di lavoro sia coperta lasciando spazio alla creatività del lavoro nel civile, oltre a quello che offrono lo stato e le grandi imprese, con un maggiore impegno soprattutto riguardo alle tematiche ambientali si dovrebbe lasciare l’opportunità ai giovani di creare il lavoro, piuttosto che cercarlo, in modo tale da liberarsi degli schemi obsoleti. Un sistema in cui le soluzioni alla povertà non siano dettate esclusivamente da aiuti economici, che creano facilmente dipendenza, ma piuttosto siano un dono reciproco delle conoscenze che permettano di crescere insieme.
Un incontro, questo con Luigino Bruni, che ha fatto luce nelle coscienze dei presenti impegnati o meno chiamati a rispondere all’appello di nuova responsabilità.
Numerosi i partecipanti tra cui sindaci, assessori, impegnati in politica anche imprenditori e studenti interessati.
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