Articolo pubblicato da primonumero.it
Il Coro “Soli Deo Gloria” della cattedrale di Termoli ha visitato la cittadella internazionale dei Focolari che si trova a Loppiano nei pressi di Firenze.
Il Viaggio fa seguito all’esperienza vissuta nel maggio scorso nella cornice della Cattedrale quando “è andato in scena” TimoTheo, la vicenda del compatrono di Termoli all’interno dei festeggiamenti dell’Anno Paolino indetto da Benedetto XVI.
Il recital che ha riscosso successo di pubblico e di critica vedeva protagonisti, insieme al Coro “Soli Deo Gloria” diretto dal maestro Paolo Tarantino, una cinquantina di coreuti dei Licei Scientifico e Classico, attori, cantanti solisti e il violino di Manuel Parafita, con Umbro Meloni all’aiuto regia che è di Maffino Redi Maghenzani che – appunto – risiede a Loppiano e ha accolto gli amici Termolesi sabato e domenica scorsa.
Loppiano conta 900 cittadini di circa 70 nazionalità: l’immersione in un mondo dove l’unità dei popoli è visibile e palpabile si è manifestata agli ospiti termolesi in tante tonalità, dall’incontro con i componenti dei noti complessi musicali Gen Rosso e Gen Verde (che hanno offerto l’inizio del nuovo spettacolo che debutterà a Torino il 28 novembre prossimo), agli studenti dell’Istituto Universitario Sophia, all’esperienza e l’opera dell’artista Ciro Cipollone (Pescarese) che ha allestito nella cittadella la sua ’bottega’ dove trasforma le cose dimenticate o scartate in opere d’arte.
Splendido il momento della visita della nuova chiesa di Loppiano dedicata a Maria Theotokos, forme e colori, sono stati illustrati ai termolesi da Erika, scultrice rumena del Centro Ave Arte che ha mostrato come una spiritualità possa innervare la materia e darle una forma che parla al cuore. E poi filmati, testimonianze di fraternità vissuta a ogni latitudine, e canti, tanti… ma anche il coro di Termoli ha dato il suo prezioso e apprezzato contributo alla cittadella sia nella solenne Messa sia nel contribuire alla festa di due novelli sposi o di un compleanno di un anziano papà di uno dei cittadini di Loppiano, ed infine in un piccolo momento canoro a chiusura della serata con Ciro dove era presente anche una piccola comitiva di Casoria.
Uno scambio dunque che ha arricchito tutti, lasciando nel cuore il messaggio di fondo per cui Loppiano esiste: vivere nell’unità sì, certamente, fra i popoli, cominciando però dal vicino, dal più prossimo. E l’unità è anche il vero segreto di ogni coro e di ogni orchestra, dove gli strumenti concorrono all’armonia dell’insieme non solo rispettandosi ma valorizzandosi ed offrendo a chi li ascolta un tocco di cielo.
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